I

08.05.2021

Falena barboncino

Insetto

Descrizione

La falena barboncino venezuelana è una falena fotografata nel 2009 dallo zoologo kirghizo Dr. Arthur Anker nella regione della Gran Sabana in Venezuela. Il nome deriva dal confronto del suo aspetto fisico con un incrocio tra una falena e un barboncino.

II

Le falene sono degli insetti che, come le farfalle, appartengono all'ordine dei lepidotteri.

La distinzione di comodo del passato è tra macrolepidotteri o "Macrolepidoptera" (che comprendono le farfalle e le famiglie di falene di dimensioni maggiori) e microlepidotteri o "Microlepidoptera" (le famiglie con esemplari di dimensioni minori, a volte due mm di apertura alare, anche se alcuni sono più grandi). Gli eteroceri vengono talvolta indicati anche come macroeteroceri o "Macroheterocera" per distinguerli dai microlepidotteri. Queste distinzioni, pur non essendo più ritenute valide, vengono talvolta utilizzate dagli entomologi per ragioni pratiche, dato che corrispondono a differenze nei metodi di studio dei diversi gruppi.

III

Tali creature sono animali notturni, attivi perciò soprattutto durante le ore successive al tramonto. Nonostante questa caratteristica esse sono attratte dalle fonti luminose per un fenomeno chiamato dagli esperti "fototassi", riscontrabile anche in altre specie animali, il quale provoca attrazione (come nel caso delle falene) o repellenza dalla luce. 

Tale fenomeno è ancora materia di dibattito nell'ambiente dei ricercatori, si pensa che possa essere dovuto all'abitudine di insetti simili a orientarsi in base alla posizione degli astri visibili nel cielo notturno, cosa che provoca confusione e disorientamento quando essi si imbattono nelle luci artificiali. 

Questi insetti contano numerosissime specie all'interno dell'ordine dei Lepidoptera, molto maggiori rispetto alle simili farfalle.

Note per la distinzione dalla farfalla

IV

  • La falena è un insetto principalmente notturno; anche il così detto "bruco", o meglio la larva, è inclusa nella famiglia dei lepidotteri. Si distingue dalla farfalla anche per la presenza di colori più spenti, al contrario del simile lepidottero che presenta una vita diurna e dei colori sgargianti fin dalla fase della larva. 
  • Le antenne delle falene, a differenza di quelle delle farfalle, possono avere diverse forme: pennate o bipennate, cioè ramificate come un pettine, filiformi, oppure a bastoncello, mentre le ali, a riposo, sono chiuse a tetto o aperte. A differenza delle farfalle, è errata la convinzione che siano velenose (visto che alcune specie possono presentarne in piccole o medie quantità).

V

Nutrimento

La dieta delle falene è molto varia: Esse si possono nutrire di lana, nettare, corteccia e diversi detriti organici. Una delle loro fonti principali di nutrimento è la cheratina, presente nella lana, nei capelli e nella pelle umana. A ciò si deve il frequente infestamento da parte delle falene di armadi e cassetti in cui riponiamo i nostri indumenti.

Esse si nutrono, come già detto, anche di materiale organico, sia in uno stato di putrefazione che in vita, infatti alcune specie di falena si comportano come parassiti di piante e alberi. Esse sono conosciute per cibarsi di corteccia e nettare, abitudine che le rende anche insetti impollinatori.

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